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lunedì 15 aprile 2013

Opera dei Pupi ( opra di pupi)

Il teatro delle marionette oppure opra di pupi. Si diffuse nella prima metà del XIX secolo a Napoli e successivamente in Sicilia.

E'stata nel 2001 proclamata dall' UNESCO Patrimonio Orale e Immateriale dell' Umanita' e successivamente nel 2008 è stata inserita nella lista.

Le marionette, riccamente decorate nei minimi particolari, hanno una struttura in legno e delle vere corazze,diverse nei movimenti a seconda della scuola di appartenenza.

I Pupi appartenenti alla scuola palermitana, sono piu' leggeri e snodabili, quelli appartenenti alla scuola catanese hanno gli arti fissi e sono piu' pesanti, pero' a differenza dei primi, i Pupi forgiati dalla scuola catanese,sono piu' facili da manovrare.

Le storie portate in scena sono le gesta eroiche di Carlo Magno e i suoi Paladini tratte dai romanzi del ciclo carolingio.

Le figure piu' amate sono: Orlando e Rinaldo mentre le altre figure di rilievo sono:Carlo Magno, Angelica, i Saraceni, Rodomonte e Agramante.

Gli appassionati dei Pupi conoscono anche la maschera catanese ,popolare, di Peppininu,scudiero di Orlando e Rinaldo.

Molto spesso le rappresentazioni teatrali dei Pupi si chiudono con uno spettacolo dal tono buffo e leggero detto la " Farsa".

A Siracusa sono le famiglie Vaccaro e Mauceri a portare avanti questa tradizione e a gestire un piccolo Teatro dei Pupi con una bottega ed un Museo che non smette di far sognare grandi e piccini.

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martedì 9 aprile 2013

Noto e l' infiorata


Immaginate un bel disegno, curato nei piu' piccoli dettagli  e colori

Poi guardati da vicino salta agli occhi, che le tessere di questo mosaico, non sono altro che petali di fiori. Questa è "semplicemente" l' infiorata di Noto.

Le origini di questa tradizione sono antichissime e risalgono ai riti degli antichi romani,per festeggiare la dea Flora.

Questa tradizione è sopravvissuta fino ai nostri giorni e si svolge nello splendido borgo barocco di Noto, dove ogni anno prende vita.

Qui l'infiorata si realizza la terza domenica di Maggio nella suggestiva via Nicolaci, dominata nella sua sommità dalla chiesa barocca di MonteVergine.

I fiori utilizzati provengono esclusivamente dalla val di Noto e portano con se i colori e i profumi tipici della macchia mediterranea.

Se si vuol fare una full immersion nell'arte barocca, Noto è il posto piu' adatto. Dal 2002 Noto è patrimonio dell'UNESCO.
Grandi registi del calibro di Rossellini,De Sica, Zeffirelli, Tornatore, Antonioni, ne hanno fatto un set cinematografico a cielo aperto, sfruttando le opere d'arte come la Cattedrale, Palazzo Ducezio, Chiesa di San Carlo del Corso, Palazzo Astuso, Palazzo Impellizzeri, e il meraviglioso museo del Barocco.

Ma il miglior modo per assaporare tutto ciò è visitarla, guardarla con i propri occhi, gustando i sapori tipici della cucina siciliana e sentendo i profumi di questa terra ricca di storia e di cultura.


L'infiorata di Noto si terrà nei giorni 18 e 19 Maggio 2013


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lunedì 8 aprile 2013

Archimede, tra storia e leggenda



Un uomo  di scienza che possedeva una mente brillante e sempre assetata di conoscenza.  Un genio che indagava su ogni aspetto dello scibile umano per carpire i segreti della natura. Archimede, nato a Siracusa nel 287 a.C., è stato uno fra i più grandi scienziati della storia.

Le sue invenzioni furono sfruttate anche in campo bellico, durante la seconda guerra punica. Tra le sue innumerevoli macchine da guerra ricordiamo gli “Specchi ustori” che, riflettendo i raggi solari, riuscivano ad incendiare le navi nemiche e la “Manus ferrea”, una sorta di artiglio, molto temuto dall’esercito romano,  in grado di ribaltare le navi  nemiche dopo averle arpionate.

Fra le tante invenzioni  Archimede progettò anche un orologio ad acqua ed il planetario, che riproduceva il movimento dei pianeti. Grande matematico e fisico viene ritenuto il padre di tutta la scienza che si è sviluppata ed evoluta grazie alle sue scoperte ed ai suoi studi.

Un grande mistero avvolge un manoscritto di Archimede dove lo studioso spiega il suo metodo scientifico. Si tratta di procedimenti  che Archimede applicò nei suoi studi e che gli consentirono di eccellere in ogni campo dello scibile umano. Questo manoscritto venne perduto nel medioevo e ritrovato dallo studioso Heiberg nel 1906, scomparve nuovamente per essere poi ritrovato ancora una volta nel 1998. Se desiderate approfondire l’argomento vi consigliamo la visione di un entusiasmante video prodotto dalla trasmissione Rai “Voyager” che troverete qui.

Anche la sua morte, avvenuta nel 212 a. C.  è entrata a far parte della leggenda. Sembra, infatti, che un soldato romano gli ordinò di seguirlo ma che Archimede si rifiutò di farlo se non dopo aver risolto un problema matematico. Il soldato si adirò e lo uccise.

Se desiderate ripercorrere l’esistenza di Archimede vi consigliamo di visitare “Arkimedeion”  il museo interattivo a lui dedicato. Al suo interno potrete scoprire la scienza di Archimede attraverso giochi ed esperimenti. L’ingresso è di 6,00 euro. L’orario di apertura è alle ore 10,30 mentre quello di chiusura è alle ore 19,30. Per informazioni e prenotazioni è possibile telefonare al numero 0931-61121. Il museo è ubicato in Piazza Archimede 11, troverete una mappa dettagliata in questa pagina.


Se desiderare pernottare a Siracusa vi consigliamo di alloggiare alla “Casa vacanze della nonna” che si trova a soli 10 minuti dal museo di Archimede.


In collaborazione con MultiClub OroBlu

venerdì 5 aprile 2013

S.Lucia delle quaglie

Ogni anno, la prima domenica di maggio, a Siracusa si festeggia  S. Lucia delle quaglie.

La storia ci narra, che la citta' di siracusa, nel 1646 fu preda di una grave carestia.

A causa della siccita'  non c'era  speranza  di avere un raccolto  e le riserve di grano erano ormai  esaurite,
e la popolazione,  costituita da  povera gente,era disperata.

durante la celebrazione della santa messa, il vescovo fece esporre il simulacro argenteo, della santa patrona, ai piedi dell' altare.In quello stesso istante una colomba entro' nella chiesa, portando nel becco uno stelo di grano.

Si capi' che nel porto erano arrivate navi con la stive cariche di grano e legumi e la gente capi' che la carestia stava per finire.

Da allora ogni anno si ricorda questo miracolo facendo sfilare il simulacro, della Santa patrona, per le vie della citta' al commovente grido:Sarausana je, viva Santa Lucia.Siracusana e' viva Santa Lucia.
Accompagnata da sfilate di barche folcloristiche e di figuranti in abiti d' epoca che ci fanno ritornare alla memoria le radici siracusa.



martedì 2 aprile 2013

Il fiume dei papiri

La Sicilia saprà offrirvi la giusta combinazione fra tradizioni, ottimo cibo, incantevoli paesaggi e ricchezze storiche. Trovate la sistemazione perfetta per le vostre vacanze .
Il soggiorno a Siracusa è come un viaggio nel tempo e nella storia al quale si aggiungono coste stupende e paesaggi incantevoli.

Tra gli innumerevoli luoghi da visitare proponiamo oggi la Riserva naturale Fiume Ciane e Saline di Siracusa le quali si trovano alla periferia della città.


     Fonte Ciane




   Fonte Ciane




Possibilità di effettuare un'escursione lungo il fiume, attraverso un battello


Fiore all'occhiello di questa città balneare è l'area marina protetta del Plemmirio, gli straordinari fondali sommersi sono ricchissimi di ogni specie marina che popola il Mediterraneo, Siracusa è città di antiche tradizioni marinare, polo culturale mediterraneo e terra da sempre dominata da storia e natura.






Plemmirio, cantato da Virgilio, è il preistorico villaggio sulla costa siracusana che darà il nome all'area marina protetta di prossima istituzione presso i luoghi di Penisola Maddalena Capo Murro di Porco.